
Arianna Giorgini

25 anni, ancora per poco, romagnola solo perché non possiedo un albero genealogico. Laureata in Antropologia Religioni e Civiltà Orientali poi ho capito che l’antropologia è un metodo fondamentale nel lavoro sociale e mi sono iscritta alla magistrale di Progettazione e gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale. Faccio parte del comitato scientifico di Rifestival occupandomi della costruzione del programma e delle relazioni con gli ospiti. All’interno della rassegna Rifilm sono coinvolta nella parte logistica e di progettazione.
Mi piacciono le sfumature e i punti d’ombra dove i confini non si vedono più, adoro sporcarmi le mani immergendomi nei contesti o con della tempera di scarsa qualità. Non ho mai i fazzoletti con me ma quasi sempre qualcosa da dire.
Sabato 15 Aprile
“Hanno tutti il cellulare!”. La funzione degli strumenti tecnologici nei processi migratori e nelle relazioni transnazionali
Aula Tibiletti – Via Zamboni 38
Nei paesi di prima accoglienza i migranti si trovano spesso costretti in una situazione di immobilità involontaria. In questi contesti, quali sono i metodi di utilizzo dello strumento digitale? Che ruolo ha lo smartphone nel processo di oggettivazione identitaria e nelle relazioni transnazionali?