
Leonardo Caffo
Leonardo Caffo è professore di Estetica della Moda, dei Media e del Design e di Semiotica dell’Arte alla NABA di Milano, insegna inoltre Estetica alla IULM sempre a Milano. In precedenza ha insegnato Filosofia Teoretica al Politecnico di Torino. Scrive per il «Corriere della Sera», tiene rubriche fisse su «Internazionale», «Lampoon» e «Interni» ed è stato tra i conduttori e autori di Radio 3 RAI; ha lavorato come Curatore alla Triennale di Milano, è stato Filosofo in Residenza per il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea ed è Membro del Comitato di Indirizzo del Museo MAXXI di Roma. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo Costruire Futuri (Bompiani 2020) e Quattro capanne. O della semplicità (nottetempo 2020). Per Einaudi ha pubblicato La vita di ogni giorno (2016), Fragile umanità (2017), Vegan (2018) e Velocità di fuga (2022). Dirige la rivista «Parola», la casa editrice della rivista internazionale Flash Art, e il Master Mater Matuta in Studi Curatoriali per il Mediterraneo presso l’Accademia di Design Abadir in Sicilia. Ha curato decine di mostre, lavorato direttamente a installazioni d’artista e design per musei e gallerie tra cui la serie di ricerca sul concetto di capanne “Cabin-Out”. Ha scritto romanzi e diari al confine tra la letteratura e la filosofia tra cui Il cane e il filosofo (Mondadori 2020), Essere Giovani (Ponte alle Grazie 2021), La montagna di fuoco. Etna la madre (Ponte alle Grazie 2022). Ogni anno, nel mese di maggio, tiene il laboratorio sperimentale “Rethinking Lampedusa” in collaborazione tra la Northeastern University di Boston, il Made Program e la Fondazione Moleskine sull’isola siciliana. Il suo prossimo romanzo in uscita, pubblicato dalla casa editrice Fandango, si chiama Due sogni. I suoi lavori sono tradotti e commentati in numerose lingue.
Domenica 16 aprile
Antispecismo: Sorvegliare e mangiare
Aula II – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis
Basandoci sulla analisi del potere di sorveglianza, pastorale, penale, politica del sistema dominante discusso da Michel Foucault Caffo analizzerà come questo si articoli come fondamento sulla questione animale. Secondo il filosofo gli animali non umani, usati come oggetti dal sistema, ma anche gli umani sono costantemente animalizzati come i carcerati, gli imputati, le donne discriminate, i migranti, i seviziati e perseguitati. La funzione dello sfruttamento animale sarebbe duplice: da un lato gli animali sono fattivamente e ingiustamente massacrati, dall’altro gli animali come immagine rappresentano il fondamento su cui articolare le fiore di potere che si concentrano sui corpi e la loro repressione e carcerazione. Mangiare gli animali significherebbe anche considerare alcune vite come merce di scarto delle vite che che “contano di più”, ma tutti improvvisamente possono diventare animali da essere mangiati.