
Michela Fusaschi
Michela Fusaschi è professoressa ordinaria di Antropologia culturale presso l'Università di Roma Tre, Dipartimento di Scienze Politiche, dove coordina anche la sezione di Studi di Genere della scuola di dottorato in Scienze Politiche. È ricercatrice associata presso il Laboratoire d'anthropologie politique /LAP, CNRS-EHESS Parigi e co-dirige un seminario di ricerca presso l'EHESS di Parigi dal titolo Anthropologie critique des corps et des sexualités. È co-direttrice della rivista Condition humaine/Conditions politiques. Revue internationale d'anthropologie du politique e anche associate editor della sezione 'Sociocultural Issues and Epidemiology' della rivista Current Sexual Health Reports. Da tre decenni fa ricerche sulle modificazioni corporee di genere e ha ricevuto numerosi premi per i suoi contributi all'antropologia di genere.
Sabato 12 aprile
Antropologie dell'omolesbobitransfobia: Le parole della violenza, la violenza delle parole
Aula 6 - Via Zamboni 38
Secondo la Treccani, l'omofobia è la "paura dell’omosessualità, sia come timore ossessivo di essere o di scoprirsi omosessuale, sia come atteggiamento di condanna dell’omosessualità." La stessa Enciclopedia definisce l'antropologia come "scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni." Le due definizioni contengono un punto in comune: nell'omolesbobitransfobia e nell'antropologia convivono - e confliggono - dimensioni individuali e relazionali. Sono dimensioni che si sviluppano attraverso rappresentazioni e immagini, parole e azioni. Processi che costruiscono narrazioni e contro-narrazioni, rappresentazioni e contro- rappresentazioni. L'antropologia può quindi essere utile - forse, necessaria - per indagare ed interrogare i processi - individuali e relazionali - che producono e alimentano l'omolesbobitransfobia, le discriminazioni ed i processi che invece costruiscono parole e comunità accoglienti ed inclusive.