Il tema di quest'anno? Confini.

Programma Festival Antropologia 2023

Sesta edizione

15:00 - 17:00

Oltre le sbarre. Istruzione, lavoro, reinserimento sociale: un’analisi comparata per (ri)pensare il carcere

Aula 31 – Piazza Scaravilli, 2

 

Soffermandoci sulle carceri argentine e brasiliane e creando degli spunti di confronto con quelle italiane, cercheremo di capire quali siano i grandi problemi del sistema rieducativo, quali siano i suoi limiti, quali i confini sociali che si dovrebbero superare e quali possano essere delle prospettive che garantiscano un vero reinserimento sociale.

speaker-1

Luca Decembrotto

speaker-2

Sergio Grossi

speaker-3

Natalia Barraco Mastrangelo

15:30 - 17:00

Antropologia della salute, nuovi bisogni e medicina di prossimità

Aula III – Via Zamboni 38

In collaborazione con lo SPI CGIL Emilia-Romagna

 

Il nostro sistema sanitario, già gravato da anni di profondi tagli economici,  è stato messo sotto particolare stress dalla Pandemia, che ne ha dimostrato la fragilità. Il diritto alla salute è stato più volte messo in discussione ed è evidente la necessità di mettere in campo percorsi di integrazione e accessibilità alle cure tramite la collaborazione di medici, antropologi e membri delle comunità che possano dare vita ad un ascolto attivo delle necessità creando soluzioni sostenibili, personalizzate e accessibili sia per i professionisti sanitari che per i pazienti.

speaker-1

Ivo Quaranta

speaker-2

Francesco Sintoni

speaker-3

Daniela Bortolotti

17:00 - 19:00

Quale accoglienza? Salute mentale prima e dopo la migrazione

Aula 21 – Piazza Scaravilli, 2

 

Come influiscono le politiche migratorie sulla salute mentale dei rifugiati? Esiste un’interazione complessa fra traumi pre-migratori, post-migratori e stress psicosociale. Che ricadute psicologiche hanno le precarie condizioni di accoglienza sui corpi delle persone migranti?

speaker-1

Associazione Approdi Bologna

speaker-2

Maria Luisa Parisi

speaker-3

Roberto Maisto

speaker-4

Diego Manduri

17:00 - 19:00

Città, periferie, marginalità. Il governo dello spazio pubblico tra segregazione urbana, rigenerazione e gentrificazione.

Aula 31 – Piazza Scaravilli, 2

 

Le periferie urbane sono spesso considerate, all’interno della gestione della rete di servizi e opportunità cittadine, una componente marginale, non importante e indesiderata. Per questo, le politiche e la programmazione territoriale che le coinvolgono spesso vedono la sostanziale esclusione della popolazione di queste aree. Alla luce di questo vogliamo discutere del concetto di segregazione urbana? Quanto è realmente efficace la rigenerazione urbana all’interno di questi contesti?

speaker-1

Giovanni Semi

speaker-2

Valerio D'Avanzo

speaker-3

Ivan Severi

17:00 - 19:00

Confini. Realtà e invenzioni

Aula V – Via Zamboni 38
Lectio magistralis

 

Che cosa sono i confini? Quanti ne superiamo ogni giorno? Quanti invece ci bloccano? Attraverso la lente dell'Antropologia, indagheremo il significato del termine "Confine" e di tutte le sue sfaccettature, provando a capire quanto i confini non siano solo delle linee su una cartina geografica, ma qualcosa che viviamo e attraversiamo ogni giorno.

speaker-1

Marco Aime

19:00 - 21:00

Moltiplicazione dei confini e processi globali. Il capitalismo contemporaneo in discussione

Aula V – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

Come sono cambiate la cittadinanza e la sua definizione nell'attuale contesto globale? Le trasformazioni contemporanee del capitalismo e i movimenti migratori hanno avuto un profondo impatto non solo sull'idea che abbiamo di "confine", ma anche sulle sue applicazioni (e contraddittorietà).
Ripenseremo in ottica postcoloniale il tema del Festival di quest'anno, quello dei "Confini", per ripensare, al contempo, il capitalismo contemporaneo.

 

speaker-1

Sandro Mezzadra

10:00 - 12:00

Antropobimbi - Laboratorio di antropologia per bambini e bambine

Aula VI – Via Zamboni 38
rivolto a bambini e bambine fra gli 7 e i 10 anni

 

Come portare l’antropologia ai bambini e alle bambine? Ma soprattutto, perché proprio l’antropologia? Antropologia si può definire come una scienza curiosa, così come si può dire che l’antropologo è quella persona che esplora le condizioni e le possibilità di essere umani. A partire dalla curiosità che abita la disciplina e ciascuno/a di noi, i bambini interagiranno tra di loro attraverso l’uso dei materiali artistici per addentrarsi nel loro primo viaggio da “antropobimbi”!

Il laboratorio si propone, attraverso l’esplorazione di diversi (e inusuali) materiali artistici di riflettere sull’antropologia in un contesto di gioco e sperimentazione artistica.

Per info e/o prenotazioni, inviare una mail a: sara1abrigo@gmail.com

speaker-1

Sara Abrigo

11:00 - 13:00

“Hanno tutti il cellulare!”. La funzione degli strumenti tecnologici nei processi migratori e nelle relazioni transnazionali

Aula Tibiletti – Via Zamboni 38

 

Nei paesi di prima accoglienza i migranti si trovano spesso costretti in una situazione di immobilità involontaria. In questi contesti, quali sono i metodi di utilizzo dello strumento digitale? Che ruolo ha lo smartphone nel processo di oggettivazione identitaria e nelle relazioni transnazionali?

speaker-1

Giovanna Santanera

speaker-2

Sulayman Bah

speaker-3

Arianna Giorgini

11:00 - 13:00

Il paradigma indigeno e il fiato corto delle nazioni

Aula V – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

Come cambiano i confini dei paesi, delle identità, delle istituzioni al confronto con un nuovo "paradigma indigeno"?
Quello che sta accadendo in buona parte del mondo (compresa l'Europa con i suoi Sami) e che oggi è molto appariscente in America Latina, è l'emergere di una nuova agentività indigena che questiona buona parte delle cose che siamo abituati a pensare: risorse, natura, territori. Ne parleremo con Franco La Cecla, in un'analisi tra antropologia ed arte.

speaker-1

Franco La Cecla

14:00 - 16:00

Sguardi plurali. Antropologia, fotografia e ricerca artistica

Aula II – Via Zamboni 38

 

A partire dalla mostra Sguardi Plurali, allestita per tutto il mese di aprile nel chiostro di San Giovanni in Monte a Bologna, la tavola rotonda è pensata come un momento di riflessione intorno ai temi della rappresentazione e dell'autorappresentazione nelle pratiche fotografiche ed artistiche. Intorno a questi temi si confronteranno gli antropologi Pietro Cingolani e Chiara Scardozzi, la curatrice e critica d'arte Viviana Gravano e le autrici presenti in mostra. Pietro Cingolani discuterà la genesi e lo sviluppo di Sguardi Plurali, un concorso destinato a giovani fotografi con background migratorio.

speaker-1

Pietro Cingolani

speaker-2

Chiara Scardozzi

speaker-3

Viviana Gravano

speaker-4

Oleksandra Horobets

14:00 - 16:00

Bambole e soldatini. La costruzione del genere nei processi educativi

Aula VI – Via Zamboni 38

 

Le agenzie di socializzazione, come scuola, famiglia, cultura popolare, spesso alimentano e perpetuano concretamente l'idea di una società di tipo patriarcale. Quali sono le possibili soluzioni per sradicare stereotipi, pregiudizi e disuguaglianza? Come l’educazione può contrastare la violenza di genere?

speaker-1

Chiara Rollero

speaker-2

Silvia Demozzi

speaker-3

Alessandra Gribaldo

14:00 - 16:00

Energia, Risorse e Ambiente

Aula V – Via Zamboni 38

 

La Terra, la nostra casa comune, ha risorse limitate e non equamente distribuite fra le varie nazioni e anche all'interno di ciascuna nazione. Per vivere dobbiamo fare ricorso all'energia che riceviamo dal Sole e alle risorse materiali contenute nel pianeta, senza danneggiare l'ambiente. Per raggiungere la sostenibilità ecologica e sociale dobbiamo e utilizzare le risorse con sobrietà e condividerle. Questo è quanto ci chiede la Terra se vogliamo vivere in pace.

speaker-1

Vincenzo Balzani

14:00 - 16:00

Pensieri di confine: cronache di complotti e cospirazioni

Aula Tibiletti – Via Zamboni 38

 

Che conseguenze ha il pensiero di confine come espressione della disinformazione e sfiducia nel sapere scientifico? La diffusione delle teorie del complotto può ostacolare la convivenza sociale? I meccanismi alla base delle teorie cospirazioniste e del conseguente pensiero di confine generato da esse sono spesso contorti e da decostruire.

speaker-1

Leonardo Bianchi

speaker-2

Paolo Mossetti

speaker-3

Lorenzo Urbano

16:00 - 18:00

La rivolta delle donne Iraniane, la repressione e il corpo come strumento di lotta politica

Aula II – Via Zamboni 38

 

Il corpo può essere uno strumento di lotta politica? Come si incarnano i processi di resistenza dei manifestanti iraniani in un contesto di repressione brutale? L’iniziativa tenterà di rispondere a questi interrogativi, analizzando le peculiarità delle recenti proteste in Iran, prendendo come spunto di discussione i movimenti che si muovono dietro lo slogan “Donna, vita, Libertà”.

speaker-1

Sohyla Arjmand

speaker-2

Olivia Ipuche

16:00 - 18:00

Destra, sinistra. Dov’è stato, dov’è e dove sarà il confine?

Aula III – Via Zamboni 38

 

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito in Italia ad una modificazione continua del quadro politico nazionale e internazionale. Contemporaneamente sono emerse nuove questioni e problemi sociali che, soprattutto a sinistra, si è faticato a interpretare e comprendere. Quali sono le prospettive di una sinistra che rimetta al centro lavoro, diritti civili e sociali? Ne parliamo con Pier Luigi Bersani.

speaker-1

Pierluigi Bersani

16:00 - 18:00

Fare i conti col fascismo. Per un’antropologia della memoria

Aula Tibiletti – Via Zamboni 38

 

L’Italia ha davvero fatto i conti con il Fascismo? La persistenza di oggetti e luoghi che rimandano al regime fascista, nel patrimonio culturale italiano sembra suggerire una risposta negativa. Come possiamo affrontare il peso del difficult heritage, così diffuso e spesso inosservato?

speaker-1

Caterina Di Pasquale

speaker-2

Elena Pirazzoli

18:00 - 20:00

Tempo di confine. La fine della fine della storia.

Aula VI – Via Zamboni 38
La conferenza si svolgerà in lingua inglese

 

Il trionfo del populismo conservatore, una pandemia globale, la guerra alle porte dell'Europa: nell'ultimo decennio l'ordine globale apparentemente pacifico, sorretto dall'egemonia statunitense sembra essersi rotto. E subito sorge una domanda: siamo davvero entrati in una "timeline" irrimediabilmente sbagliata?  O invece a essersi frantumata è soltanto la grande illusione che la Storia avesse avuto fine con l'imporsi delle democrazie liberali in tutto il pianeta? E se è così, cosa significa vivere alla "fine della fine della Storia"?

speaker-1

Mattia Salvia

speaker-2

Alex Hochuli

18:00 - 20:00

Eteronormatività e sessualità: ridisegnare i confini del desiderio

Aula III – Via Zamboni 38

 

L'evento affronterà la questione delle norme sociali che definiscono ciò che è considerato "normale" nella sfera sessuale, e come queste possano limitare la libertà di espressione sessuale e il diritto di scegliere la propria identità di genere. L'iniziativa, attraverso uno sguardo antropologico, vuole analizzare una diversa e più inclusiva visione della sessualità, invitando a esplorare nuove possibilità e a ridisegnare i confini del desiderio in modo da riconoscere e rispettare la diversità sessuale e di genere.

speaker-1

Nicoletta Landi

18:00 - 20:00

Mobilità senza confini?

Aula V – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

Come cambiano le migrazioni alla luce di un mercato del lavoro in mutamento, della globalizzazione e delle nuove modalità di trasporti e di comunicazione?
Approfondiremo questo nuovo approccio alla mobilità , sia interna che transnazionale, che si concentra sulle relazioni sociali tra soggetto migrante e famiglia, educazione, istituzioni, società, gettando così nuova luce sulle dinamiche sociali di marginalizzazione e discriminazione.

speaker-1

Bruno Riccio

11:00 - 13:00

Confini, conflitti, convivenza

Aula III – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

I confini sono ovunque. Sono indispensabili: definiscono e proteggono. Ciò vale per le cose animate e inanimate, così come per qualsiasi “io” e per tutti i “noi”. I confini sono anche però luoghi di relazioni e le relazioni sono altrettanto vitali e indispensabili. Le relazioni superano i confini: si potrebbe dire che i confini sono fatti apposta per attivare e dare senso a scambi e relazioni, sia di tipo pacifico, sia di tipo conflittuale. E qui occorre distinguere: conflitti con cui si vuole sterminare (abolire gli altri e i loro confini) e conflitti invece con cui si vogliono mantenere e rinnovare i confini, così che gli altri siano i nostri “affini”, con cui convivere, con cui persino riprodursi. Di questi tempi, riflettere sul nesso conflittualità-convivenza grazie ai confini potrebbe essere d’aiuto.

speaker-1

Francesco Remotti

12:00 - 14:00

Antispecismo: Sorvegliare e mangiare

Aula II – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

Basandoci sulla analisi del potere di sorveglianza, pastorale, penale, politica del sistema dominante discusso da Michel Foucault Caffo analizzerà come questo si articoli come fondamento sulla questione animale. Secondo il filosofo gli animali non umani, usati come oggetti dal sistema, ma anche gli umani  sono costantemente animalizzati come i carcerati, gli imputati, le donne discriminate, i migranti, i seviziati e perseguitati. La funzione dello sfruttamento animale sarebbe duplice: da un lato gli animali sono fattivamente e ingiustamente massacrati, dall’altro gli animali come immagine rappresentano il fondamento su cui articolare le fiore di potere che si concentrano sui corpi e la loro repressione e carcerazione. Mangiare gli animali significherebbe anche considerare alcune vite come merce di scarto delle vite che che “contano di più”, ma tutti improvvisamente possono diventare animali da essere mangiati.

speaker-1

Leonardo Caffo

12:00 - 14:00

La guerra in Ucraina a un anno dall’invasione russa: cause, dinamiche, conseguenze

Aula VI – Via Zamboni 38

 

Ad un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, cercheremo di capire quali siano le cause storiche e le conseguenze socio-politiche di tale conflitto, scoppiato in un territorio fortemente multiculturale e multilinguistico. Ripercorreremo le dinamiche che hanno portato allo scoppio della guerra, mettendo insieme i pezzi di una storia complessa.

speaker-1

Marco Puleri

speaker-2

Giulia Lami

speaker-3

Vanessa Voisin

14:00 - 16:00

Ai margini. Identità trans* e diritti negati

Aula Tibiletti – Via Zamboni 38

 

Nel nostro paese le persone transgender devono ancora affrontare il difficile percorso per ottenere il riconoscimento della propria identità di genere. Spesso anche istituzioni come scuola e ospedali, che dovrebbero tutelare tutti, tutte e tuttə, non fanno altro che accentuare le discriminazioni e i pregiudizi. 

speaker-1

Elia Arfini

speaker-2

Maria Carolina Vesce

speaker-3

Gruppo Trans Bologna

14:00 - 16:00

L’inerenza, un nuovo paradigma terrestre e geografico per la cultura

Aula III – Via Zamboni 38
Lectio Magistralis

 

Basandosi soprattutto sul pensiero di Maurice Merleau-Ponty, si delineano i tratti di un nuovo modello di cultura che ha nel corpo e nella terra i suoi assi fondamentali; in tale modello l’uomo è visto come un essere innanzitutto geografico e la sua azione storico-culturale sul mondo è modellata sul paradigma ecologico dell’inerenza.

speaker-1

Manlio Iofrida

14:00 - 16:00

La rivoluzione del Rojava. Il Kurdistan siriano 11 anni dopo: dalla guerra all’ISIS alle bombe della Turchia di Erdogan

Aula VI - Via Zamboni 38

 

Il Kurdistan rappresenta uno di quei territori di confine caratterizzato da conflitti di lungo corso. Affronteremo la questione partendo dall’analisi dell’esperienza delle donne e degli uomini dello YPJ e dello YPG, concentrandoci sulle motivazioni che hanno portato a questo conflitto e sulle condizioni disumane a cui Isis, governo siriano e governo turco costringono tali minoranze.

speaker-1

Davide Grasso

speaker-2

Nicola Degli Esposti

16:00 - 18:00

La Global History come strumento per la lettura della contemporaneità

Aula VI – Via Zamboni 38

 

Il fine della Global History è quello di conoscere e approfondire fenomeni e concetti che vadano al di là dei confini territoriali e temporali di una determinata nazione o di una determinata epoca, soffermandosi sull’approfondimento dei contatti tra popolazioni e culture. Partendo da queste analisi cercheremo di affrontare i risvolti di un tipo di studio che non si soffermi tanto su fatti di carattere politico militare, quanto su prospettive culturali solo da pochi anni apprezzate nello studio storico.

speaker-1

Karin Pallaver

speaker-2

Alessandro Cristofori

speaker-3

Leonardo Gregoratti

16:00 - 18:00

La questione palestinese: tra occupazione, resistenza e colonialismo di insediamento

Aula II – Via Zamboni 38
La conferenza si svolgerà in inglese

 

La storia di una terra contesa. La storia di confini imposti dal colonialismo di insediamento, che ha coinvolto vittime innocenti e ha causato ingiustizie e sofferenza per la popolazione palestinese, violando i diritti umani più elementari. L’occupazione dei territori in Cisgiordania si protrae dal 1948 creando spaccature sempre più profonde che vogliamo provare a comprendere.

speaker-1

Chiara Pilotto

speaker-2

Ruba Salih

18:00 - 20:00

Per un'ecologia senza frontiere: un altro mondo è possibile

Aula III – Via Zamboni 38

 

Cambiare il mondo partendo da noi significa comprendere il concetto della pluralità eco-sistemica o multi-naturalista. E’ necessario un modo differente di guardare e pensare alla “natura”: non un luogo ma un organismo, il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali: una totalità che include evidentemente anche la nostra specie. Da come abitiamo e pensiamo l’ambiente, da come sapremo narrare e costruire nuovi modi di abitare possiamo cambiare il mondo.

speaker-1

Andrea Staid

speaker-2

Cristina Nadotti

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